CAPANNOLI – A soli 24 anni, dopo la scomparsa del nonno Giampiero, Enzo Pratelli si è trovato a raccogliere una grande eredità: la guida dell’azienda di famiglia, la Pratelli Laser. Dieci anni dopo, quella scelta si è rivelata vincente. L’impresa, nata come una piccola officina artigiana, ha oggi triplicato i dipendenti e punta a un nuovo stabilimento che dovrebbe entrare in produzione entro la fine del 2026.
Il percorso di Enzo è la dimostrazione che anche un passaggio generazionale, se accompagnato da visione e capacità di innovazione, può diventare un motore di crescita. «Il cambio di generazione ha portato con sé nuove sfide – spiega Pratelli – dalla digitalizzazione alla semplificazione dei processi produttivi, senza però mai perdere il legame con i valori del lavoro artigiano tramandati da mio nonno e dai suoi fratelli Osvaldo e Giuseppe».
La storia di Pratelli Laser affonda le sue radici negli anni in cui i tre fratelli iniziarono a lavorare in un piccolo garage, dedicandosi a semplici riparazioni di cancelli e lavori da fabbro. Con il tempo, grazie alla capacità di innovare, l’azienda ha saputo specializzarsi in lavorazioni laser di precisione, diventando un punto di riferimento per il territorio.

Enzo Pratelli
Nel nuovo episodio di “Storie Artigiane”, il format di Confartigianato Imprese Pisa dedicato alle imprese locali, il Segretario Generale Michele Mezzanotte e il Referente Imprese Massimo Camillieri hanno incontrato Enzo Pratelli per raccontare questa evoluzione.
«In un contesto economico difficile – sottolinea Camillieri – Pratelli Laser rappresenta un esempio positivo di impresa che sceglie di investire sul futuro, con progetti innovativi e radicamento nel territorio».
A queste parole si aggiunge la riflessione di Mezzanotte: «In un’epoca in cui la trasmissione dei saperi in famiglia è sempre più rara, Pratelli Laser rappresenta un raro e riuscito esempio di passaggio generazionale».
Un nuovo capitolo è ora alle porte: un capannone da circa duemila metri quadrati che porterà la Pratelli Laser a disporre di spazi più ampi e funzionali per lo sviluppo di nuove aree produttive. Nel nuovo stabilimento non mancheranno locali dedicati al benessere dei dipendenti: oltre alle aree produttive, saranno realizzate zone ristoro con cucina, spogliatoi, bagni e uffici per amministrazione, area tecnica e direzione, oltre a una sala video convegni pensata per incontri e formazione.
«L’auspicio – conclude Pratelli – è di riuscire a inaugurare il nuovo capannone che abbiamo acquistato entro la fine del 2026. Un passo avanti per l’azienda, ma anche per il territorio, a cui resteremo sempre legati».

In foto: Massimo Camillieri, Enzo Pratelli e Michele Mezzanotte.